
Un Packaging più sostenibile!
un packaging più sostenibile!
Molte imprese stanno investendo in un modello di packaging che incoraggi la fedeltà al brand e permetta ai consumatori di acquistare ricariche in confezioni minime. Per massimizzare i benefici infatti, alcune aziende stanno rendendo riutilizzabili i loro imballaggi.
La scelta di materiali leggeri e a basso impatto sta diventando primaria per alcuni settori che addirittura privilegiano l’uso di materiali organici che si bio-degradano in pochi mesi.


Ma ora vediamo insieme i 5 pilastri chiave del 2023 in termini di packaging:
1. Less is more! L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi e questo è possibile eliminando gli eccessi. Il punto di partenza è quello di togliere gli elementi di imballaggio superflui, ridimensionare le confezioni e scegliere i formati privi di acqua.
Korea Crystal ha scelto di semplificare il riciclaggio, imprimendo le informazioni sul brand direttamente sulla bottiglia e togliendo quindi l’etichettatura.
2. Zero emissioni! I punti di vista sono molteplici: i produttori e le aziende di imballaggi tratteranno questo tema parlando di fonti di energia, materiali e formati per ottenere un imballaggio a zero emissioni.
La bottiglia ultraleggera Canupack di Alpla in Austria è l’esempio lampante di chi ha ridotto l’impronta di carbonio di circa il 71%, perché realizzata con materiale riciclato al 100% in un impianto di produzione a emissioni zero.
3. Stop ai rifiuti! Bisogna scegliere i materiali in maniera intelligente. Sono necessari fino a 450 anni per permettere ai rifiuti di decomporsi e solo il 9% viene riciclato con successo. I tempi sono cambiati e si produce il doppio dei rifiuti rispetto a tantissimi anni fa. Così si è scelto di pensare a diversi materiali, come quello utilizzato nei sacchetti della spazzatura dell’azienda HoldOn, che si decompone in discarica in poche settimane senza emettere residui nocivi.
Si passerà dagli imballaggi in plastica ad alternative in fibra, o in micelio e canapa come ha fatto la compagnia statunitense Life Elements, i quali materiali si depongono in casa ed emettono il 90% di emissioni di CO2 in meno rispetto alla plastica.
4. Carta e opzioni a base di fibre! É risaputo che la carta offre una serie di vantaggi ambientali rispetto alle alternative in plastica e alluminio. Così la catena canadese di caffè Tim Hortons sta provando con la realizzazione di coperchi in fibra e il produttore svedese PulPac ha lanciato un blister per pillole completamente riciclabile e in carta, a differenza del blister tradizionale che non può essere riciclabile. In Danimarca, Velux risparmia circa 900 tonnellate di plastica all’anno grazie alle confezioni che sono al 90% di carta.
5. Imballaggi riutilizzabili e ricaricabili! Conosci il concetto di economia circolare che cerca di eliminare i rifiuti conservando i materiali all’interno del sistema? Questo è il focus dell’anno 2023, dove ricarica e riutilizzo diventeranno processi comuni del processo di acquisto dei clienti che daranno fiducia a brand che si focalizzeranno su imballaggi sostenibili. La fidelizzazione del consumatore finale gira sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale e questo lo vediamo da aziende statunitensi come Soft Services e HUF che permettono di ricaricare le confezioni a casa.
Ognuno nel suo piccolo sta facendo qualche azione per porre maggiore attenzione su questi temi.
E tu da che parte sei?
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